Sa di buono. Di fatica. Di impegno. Di coraggio. Di perseveranza. Di allegria. Di fiducia. Di ottimismo. Di condivisione.
Sa di sveglie all’alba e di cerveza. Di Aquarius e sangria. Di risate da restare senza fiato. Di discorsi sconclusionati ma intelligentissimi. Di una droga che si chiama adrenalina che aumenta a dismisura quando vai oltre la tua normalità.
Sa di Fabri che, anche con il ginocchio a pezzi, mi ha guidata tra i sentieri della prima parte di questo cammino. Sa della mia tenacia che mi ha portata a bruciare le tappe. Sa di Eva che, con l’esuberanza dei 20 anni, mi ha “costretta” a non sentire la fatica.
Sa degli sguardi, delle parole, degli abbracci, degli auguri, dei brindisi e delle risate con gli altri pellegrini.
Sa di verde, di cieli azzurri, di oceano, di sole che sorge, di tramonti e di stelle.
Sa del sentirti al posto giusto, nel momento giusto.
È domenica. Ho percorso 673 chilometri in 24 giorni. Sto andando a ritirare la mia credenziale e ad abbracciare San Giacomo. Sono grata di questa mia felicità. E me la godo fino in fondo❤
“Nella cura delle anime, occorrono una tazza di scienza, un barile di prudenza e un oceano di pazienza.”
(San Francesco di Sales).
…aggiungo…
e due gambe poderose, comandate da una testa .. da toro.. determinata quanto dediderosa di dare un senso all essere pellegrina!
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